martedì 23 febbraio 2016



 ULTIMO SALUTO ALLA CAMERATA GINA ROMERO


Ci giunge la triste notizia che è venuta a mancare l’Ausiliaria Gina Romeo.
Nata il 20 aprile del 1926 dopo l’8 settembre si arruolò nel Servizio Ausiliario Femminile. Frequentò il primo corso 'avanguardia', noventa vicentina, assegnata alla G.N.R I l 25 aprile fu catturata da un commando di partigiani, fu rapata a zero, venne denudata e stuprata. Esempio di eroico e di fulgido sacrificio alla patria, fiera di aver sempre compiuto il proprio dovere.
Che la terra ti sia lieve. Riposi in pace.

martedì 16 febbraio 2016



E allora LUI creo' l'OPERA ONMI affichè nè mamme nè bimbi fossero lasciati soli...
E allora LUI creò l'INFAIL affinchè i lavoratori venissero tutelati in caso di infortuni sul lavoro.

E allora LUI creò l'INFPS affinchè gli anziani avessero un futuro decoroso
E allora LUI creò il TFR affinchè il lavoratore avesse un'indennità proporzionata agli anni di servizio svolti.
E allora LUI creò le 8 ore giornalieri di lavoro, affinchè il lavoratore non fosse più sfruttato.
E allora LUI creò le ferie pagate, affinchè il lavoratore avesse il giusto riposo.
E ALLORA LUI CREO' LA PENSIONE DI REVERSIBILITÀ, AFFINCHÈ ALLA MORTE DI UNO DEI CONIUGI. L'ALTRO AVESSE UNA FONTE DI REDDITO PER VIVERE DIGNITOSAMENTE
E allora LUI creò la buona scuola, affinchè tutti gli studenti avessero aule dignitose, pulite,luminose.
E allora LUI creo' le colonie, affinchè i bambini e ragazzi delle famiglie meno agiate potessero godere di un periodo di attività fisica e ludica.
E allora LUI bonificò paludi, creò città,offrì terre agli Italiani, affinchè non dovessero più emigrare per un futuro migliore.
E allora LUI creò l'organo commerciale della Federazione provinciale degli agricoltori, affinchè gli stessi potessero avere un credito agrario senza interessi nei confronti degli acquisti di sementi, concimi, macchine agricole, bestiame e tutto ciò che era necessario all'attività produttiva agricola: in modo da abbattere l'usura bancaria e la speculazione realizzata dai grandi distributori privati.
E allora LUI creo' l'ENFPA, affinchè si provvedesse alla protezione degli animali e alla tutela della natura e dell'ambiente.
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Poi venne la libertà, la democrazia, così oggi finalmente non abbiamo più il "dittatore" e siamo liberi, liberi, liberi......liberi di buttare i neonati nel cesso e di abbandonare i vecchi, i deboli, gli indifesi per strada...


Il Governo vuole far cassa sulla pelle delle vedove, andando a toccare anche la pensione di reversibilità. È questo l'allarme lanciato dal segretario generale dello Spi-Cgil, Ivan Pedretti che, sulle colonne dell'Huffington Post, denuncia l'arrivo di un disegno di legge delega del Governo alla commissione lavoro della Camera, contenente un punto molto controverso che andrebbe ad incidere appunto sul diritto alla pensione di reversibilità.
Spiegato con parole semplici, secondo il ddl le reversibilità saranno considerate prestazioni assistenziali e non più previdenziali.
Ciò significa letteralmente che l'accesso alla pensione di reversibilità sarà legato all'Isee e quindi al reddito familiare, andando a ridurre inevitabilmente il numero delle persone che continueranno a veder garantito questo diritto.
Com'è noto, infatti, l'asticella dell'Isee è molto bassa (fissata spesso a redditi da fame) e per superarla, facendo saltare tutti i benefici, basta poco.
Per fare un esempio, è sufficiente che una donna anziana viva ancora con suo figlio che percepisce anche un piccolo reddito da lavoro per far saltare il diritto o che la stessa donna decida di condividere la casa con un'amica (magari vedova titolare di pensione) per rendere meno grama la vecchiaia per perdere la reversibilità. A contribuire all'Isee è anche la casa: la vedova che vive nella dimora coniugale rimarrebbe così con la casa ma senza alcun reddito.
Ad essere colpite, com'è evidente, saranno soprattutto le donne, principali beneficiarie della prestazione in quanto aventi un'età media più alta rispetto agli uomini. Donne che sarebbero – afferma Pedretti "doppiamente colpite" perché oggi hanno una pensione media inferiore a quella degli uomini e che "in futuro rischiano di impoverirsi ulteriormente".
Sinora per loro la reversibilità costituiva una piccola certezza su cui contare.
Sinora appunto. Perché se dovesse passare così com'è il ddl andrebbe a demolire un diritto individuale che diventerebbe inaccessibile per centinaia di migliaia di soggetti.
"Questo non è solo profondamente ingiusto – prosegue Pedretti - ma è anche tecnicamente improprio e rischia di aprire un contenzioso anche a livello giuridico. La pensione di reversibilità infatti è una prestazione previdenziale a tutti gli effetti, legata a dei contributi effettivamente versati. Che in molti casi quindi sparirebbero nel nulla, o meglio, resterebbero nelle casse dello Stato".
In parole povere, una sorta di "rapina legalizzata" ai danni degli italiani che si augura possa essere oggetto di ripensamento nella discussione che si aprirà a breve in commissione lavoro.
Intanto i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil hanno inviato al Governo una lettera per sollecitare un tavolo di confronto.


Fonte: Addio alla pensione di reversibilità: il Governo fa cassa sulle vedove 
(www.StudioCataldi.it) 

domenica 14 febbraio 2016

Ci scusiamo per il lungo silenzio sul nostro Blog, ma il camerata che si occupava di gestirlo è all'estero per un Master. A breve riprenderemo le nostre pubblicazioni.